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104 | cesario. — il corredo |
e un sorriso indefinibile accompagnava il sorgere di quelle foglie serpentine, di quelle foglie di vite e d’acanto con strani fiori nel centro. Lucia cuciva a macchina, cantando, la signora Maria tagliava e Angela, nervosissima, guarniva.
Angela non si contentava di nulla; non sorrideva, non scherzava più. S’irritava per piccole cose; costringeva Anna a disfare delle bellissime cifre, dicendole ch’erano mal fatte, e nulla la contentava.
Si calmava a mala pena quando veniva Pietro.
Così sopravvennero le vendemmie. Per un poco il corredo fu lasciato da parte. Si fece qualche scampagnata, qualche gita allegra e chiassosa. Gonario continuò a corteggiare la piccola Anna, ma così vagamente e scaltramente che niuno se ne accorgeva; neppur Sebastiano, che tra le incessanti cure di quei giorni non lasciava pur un momento di vigilare la cugina.
Del resto Gonario non diceva una parola, non faceva un gesto che potesse compromet-