Pagina:Angeli - Roma, parte I - Serie Italia Artistica, Bergamo, 1908.djvu/41


ROMA 31

provviso due cavalieri coperti di polvere e di sangue abbeverare i loro cavalli nelle acque della fontana sacra alla dea Giuturna, che scaturiva alle radici del monte Palatino. Accorsi presso di loro, seppero che la battaglia contro i regi era stata vinta e che essi stessi avevano aiutato nella vittoria i Romani. Poi sparirono e subito si seppe che i due sconosciuti erano i Dioscuri, domatori di cavalli e protettori delle armi romane. Per questo fatto un tempio sorse in loro onore poco distante dalla isola di s. bartolomeo - lato a mezzogiorno. (Fot. I. I. d’Arti Grafiche). fontana e la fontana stessa fu venerata con speciale fervore. I nuovi lavori di scavo hanno rimesso alla luce la sorgente miracolosa — con le sue lastre di marmo e la piccola ara votiva — e il tempietto che le era dedicato. Si tratta di un edificio decorato da due colonne di marmo e adorno da un puteale elegantissimo offerto alla divinità da Marco Barbagio Pollio, l’anno 41 avanti l’Era volgare. Intorno alla fonte si sono rinvenute molte suppellettili votive: un simulacro di Esculapio e i frammenti di una mirabile statua equestre in marmo pentelico, opera greca del V secolo che doveva appartenere a un gruppo dei Dioscuri. Se bene durante il medioevo fosse profanata e inquinata, pure le acque scaturiscono ancora lim-