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CAPITOLO V.


Il combattimento nella Bastia di cinquanta contro cinquanta
assicura la pace ai Greci, a’ quali sono da’ Turchi restituite le terre tolte.


II

l re Astiladoro, come il Meschino fu partito del campo co’ figliuoli di lui prigioni, subito raunò il suo consiglio per mandare all’Imperatore a domandare alcun censo e trattar la pace, proponendo che gli rendesse i tre prigioni, e a lui darebbe Alessandro. Fu eletto ambasciatore il re Albajetro, uomo savio e molto antico, il quale la mattina a buon’ora venne alla città per trattare intorno a questa cosa. Ottenuto un abboccamento dall’imperatore, fecegli un aspro saluto, che fu più minacciare che salutare, e fece appresso la sua ambasciata domandando omaggi ovvero censo, e i tre prigioni in cambio di Alessandro, e poi prometteva la pace. L’imperatore disse che egli da sè non farebbe niente, e senza il consiglio de’ suoi baroni, e, come avrebbe parlato coi baroni, gli darebbe risposta. Onde mandò in quel momento per tutti i baroni, primo dei quali fu il Meschino, perchè udissero l’ambasciatore d’Astiladoro. Raunato il suo consiglio in secreto, molti consigliavano la pace ad ogni modo che la si potesse avere, riavendo Alessandro, e dice-