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334 | guerino capitolo xlii. |
data ad Artibano, se essi volessero la pace col re d’Armenia, onde essi lo promisero. E per questo fu eletto ambasciatore Guerino ed Arparo gli fu dato in compagnia, e andarono in Armenia con cinquanta cavalieri. Parlò al re, e fu fatto grande onore al Meschino, il quale ebbe ogni grazia ch’ei dimandò, e fece doppia pace. Tornato Guerino, fece battezzare il re Polidone, le figliuole, Antinisca e tutto il reame, e diede per moglie ad Artibano Diaregina e l’altra ad Alessandro, la quale era chiamata Lauria d’anni quattordici. Ognuno si accompagnò con la sua, e andarono dal re d’Armenia, dove si fecero molte feste, finite le quali ognuno tornò a casa sua. Rimase Artibano dal re Polidone, e dopo la sua morte venne eletto re di Saragona, ed ebbe molti figliuoli dalla bella Diaregina, che furono valenti cavalieri in fatti d’armi. Tra questi ne ebbe due, uno chiamato Polidone per il suocero, l’altro Guerino per amore del Meschino: e costoro fecero tremar tutta Soria ed acquistarono Gerusalemme e furono valenti cavalieri.