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capitolo iii. 21

Allora Brunas di Liconia vennegli addosso con Archilao ed Amazzone di Scio e molti altri gridando: «Ecco il villano di jeri». Il Meschino ebbe un colpo di lancia, ma Brunas andò per terra egli ed il cavallo. Archilao ed Amazzone cogli altri si dissiparono, onde tutti i baroni gridavano al villano dispettosamente. Per questo temendo Alessandro montò a cavallo, e venne in piazza con grande compagnia d’armati. Napar, Madar e molt’altri con le lance arrestate erano per correre verso il Meschino, quando Alessandro si mise fra loro dando del bastone nelle lance loro e dicendo: — Questa è gran villania; qual gentilezza regna in voi, che contra un cavaliere andate in cento, e pur venite a gran torneamento per acquistare onore? Voi chiamate altri villano, ma villani mi parete voi1». E fece andare una grida che a pena della vita nessuno combattesse, se non lancia con lancia e l’uno l’altro.

Allora Costantino dell’Arcipelago immaginò per il bando gridato, che Alessandro conoscesse chi fosse questo combattente, e chiestogli perciò se sapeva chi fosse, Alessandro rispose: «Io non lo conosco, nè so chi sia; ma sia chi si voglia essere, egli è il più franco uomo che mai vedessi in vita mia. — Egli m’ha abbattuto due volte, riprese Costantino, mi voglio ora provare la terza;» e così andogli contra. Il Meschino lo abbattè tanto, che quel dì rimase vittorioso di cinquanta signori; per questo adirati, tutto lo sforzo de’ giostratori gli si rivolse addosso. Alessandro, che ne dubitava, si fece all’orecchio de’ trombettieri, e comandogli, appena uscito lui, di suonare. Fecero come disse; per la qual cosa mentre erano molti accordati di andar in quel punto addosso al Meschino, non vedendosi più Alessandro, gl’istrumenti suonarono. E come gl’istrumenti suonarono, il Meschino uscì subitamente del palancato, e si ritirò nel giardino a disarmarsi.

Alessandro, governato che ebbe le armi e il cavallo, venne dalla sorella, alla quale il Meschino serviva. Essa gli domandò chi potesse essere colui che due dì aveva avuto vittoria alla giostra? Rispose Alessandro di non sapere, e voltosi al Meschino, disse: — Che pagheresti ad esser tu sì forte?» Egli sorrise. Elisena andò

  1. Era uno dei principali regolamenti delle giostre che molti non potessero riunirsi contro un solo.