Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
CAPITOLO XLII.
Il castello di Selvaggia Rocca.
a notte cavalcando Guerino, Artibano, Alessandro e Antinisca con il fedel Trifalo, lasciarono la via che andava verso Soria, e voltaronsi verso le montagne di Media, le quali sono in mezzo tra la Persia e la Media, e sono grandissime, e verso queste per due giorni camminarono senza mangiare. E giunti in una gran selva, trovarono molti frutti selvatici, e di quelli mangiarono, ma Antinisca veniva meno, essendo il terzo giorno circa vespero. Antinisca pregò il Meschino che la battezzasse, perchè si sentiva mancare; ed ei tutto addolorato non sapeva che fare, e disse a Trifalo: — «Caro mio amico, come dobbiam fare? quanto cammino abbiamo noi a fare, prima che troviamo abitazione?» — Ei rispose che vi era ancora una giornata, ma per certo esser gran fatto che in questa selva non vi fosse qualche abitazione di gente fuggita da Persepoli con i loro bestiami. Trifalo pregò il Meschino a rimanere con la donna, e Alessandro ed Artibano che andassero con lui, e così fecero, e cominciarono a cercar per la selva in molte