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vano da Comopoli, e dissero della morte di Baranif e come il Meschino era fuggito e la battaglia che aveva fatto, e ne diede i segni. E per questo voleva Lionetto ch’essi ritornassero al padiglione, secondo che dopo la guerra ad essi fu detto. E tornato Nabucarin che aveva detto Meschino, entrò grande paura nel campo de’ Persiani.

Quando furono entrati dentro, andarono al palazzo reale, incontrarono l’oste a cui li raccomandò Antinisca, ma non conobbe il Meschino. Dimandando se potevano alloggiare nel palazzo, ei disse di sì, e comandò che i loro cavalli fosser governati, e così fu fatto, e fece dare loro una camera. Poco stette che tornò questo medesimo per loro, e che andassero a parlare ad Antinisca. Giunti dinanzi a lei s’inginocchiarono, ed ella gli dimandò de’ loro affari; e già fra loro avevano ordinato, che Artibano rispondesse, il quale cominciò a dire che i Turchi erano stati cacciati di Grecia, e la morte del re Astiladoro, e come aveva detto a Lionetto, così disse a lei, come aveva pensato Lionetto di tor le loro armi, e li aveva mandati nella città. Disse Antinisca verso loro: «Se voi siete usati nelle battaglie in Romania, certo voi dovete conoscere un cavaliero chiamato Guerino, il quale è allevato in Costantinopoli, ed è andato sino agli Alberi del Sole di Levante, che una volta capitò in questi paesi, e rendettemi questa città, che me l’avevano tolta i Turchi. Ne udiste voi mai ragionare? e saprestemi voi dire se egli è vivo o morto?» Rispose Artibano e disse. «Per mia fè, madonna, che certo vi so dire che è vivo». Disse Antinisca: «Dunque egli sarà prigione, perchè egli era sì leale cavaliero che m’avrebbe soccorsa in questa mia tribolazione, nella quale, se la fortuna non mi aiuta, io non mi posso più difendere. Lionetto non mi vuole più per moglie, ma dice che mi farà strascinare, perchè non mi contentai il primo giorno di torlo per marito». Mentre che essa diceva queste parole, faceva grandissimo pianto. Disse Artibano: «Madonna, non abbiate paura, ma diteci, se Dio vi salvi, se quello il quale voi dite venisse alla vostra terra, come lo ricevereste, poich’egli è cristiano e inimico della vostra fede saracena». — Allora rispose un gentiluomo che gli era da lato, e disse: «Noi sapevamo che egli era cristiano, e ch’egli ha un altro