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capitolo xxxviii. | 299 |
andarono alla stalla e tolsero i cavalli che vi erano. Artibano tolse le chiavi della porta della città che metteva verso Persepoli, ed andarono alla porta ove non si faceva guardia, ed apertala presero il cammino verso Rampa. Quando furono appresso all’alba, la gente cominciò a suonare corni, buccini e tamburini per la città, aspettando vendetta chi del padre, chi del fratello, e molti baroni andarono nella camera di Baranif, dicendo: O signore, alzatevi che è giorno» — e niuno rispondeva, ed era già mezza terza, onde deliberarono di entrar dentro, ed aperta la porta vi ritrovarono il loro signore morto. Fu grande il rumore, molti montarono a cavallo ed avendo trovata la porta della città aperta, seguitarono la strada più di mille cavalieri, e verso Rampa n’andarono correndo. Il Meschino, perchè era bene armato e bene a cavallo, non volle troppo affannare la bestia, e trovato in una campagna un alloggio di pastori ivi riposarono, e la mattina confortati tutti montarono a cavallo, ed essendo il giorno verso vespro, un’altra volta si riposarono, poscia montarono a cavallo di nuovo. Uno dei servitori di Artibano vide venire gente verso Comopoli e subito lo disse al Meschino. Ognuno si levò l’elmo di testa, presero le lancie in mano, e fermatisi bene a cavallo si partirono dal villaggio, e poco si dilungarono che udirono a gridare: O traditori, voi non potete scampare! Allora, disse il Meschino ai due scudieri: Cavalcate oltre, che voi non siate morti e lasciate combattere a noi. — Ed essi così fecero.
Alessandro, il Meschino e Fildefranco si volsero con le lancie in mano, e percossero furiosamente i nemici, uccidendoli e battendoli per la campagna. Dopo la battaglia giunsero alla detta città di Rampa, dove erano sicuri perchè quelli della città erano nemici di Baranif. Nel seguente giorno cavalcarono in verso Pinta, poi presero il cammino verso la città di Darbana, poi andarono verso la città di Persepoli, e udirono dire come il campo del Signore di Persia, cioè il Soldano, era a Persepoli, perchè suo figlio voleva per moglie Antinisca, ed essa non lo voleva per infino che non erano passati quattro mesi, ed ella aveva tolto questo termine perchè passavano i dieci anni che aveva promesso al Meschino di aspettare. Essendo passati i quattro mesi che gli aveva dato di termine, ne tolse ancora due altri, e per questo il figliuolo del