manessero con le bandiere lì sul poggio, ed ei con tutto il resto dell’oste discese giù dal monte con i Turchi, i quali, essendovi sotto, con grande impeto erano spenti e traboccati per valloni e per fossi, cadendo dai loro cavalli. I Turchi, perdendo il campo loro e fino le loro bandiere, fuggirono. In questo punto Calabi vide il Meschino che molto danneggiava la sua gente, prese la scimitarra a due mani, e percosse il Meschino che tutto lo stordì; ma questi riavuto che fu, con un colpo gli giunse sopra la testa che infino al mento lo divise, e il cavallo lo trascinò fuggendo, attaccato per un piede ad una staffa, fino alle loro bandiere, dov’era il ferocissimo Artibano di Liconia. Quando Artibano vide morto Calabi, cui molto amava, diede segno che tutti andassero alla battaglia. Quando il Meschino sentì il segno dato alle bandiere, fece suonar raccolta, e ritornando verso il monte, i Turchi provavano di torgli la via, ma non poterono, il Meschino facendoli ritirare in su. In questo giunse l’adirato Artibano, e cominciò a cacciarli sopra un monte in furia, e molti cristiani fece morire; il Meschino finse mezza fuga in su tanto che i Turchi erano circa mezzo miglio su per il poggio. Allora il Meschino diede il segno a Girardo, e dato il segno, fece suonare gli strumenti alla battaglia, ed i cristiani da cavallo e da piedi come leoni assalirono i Turchi. Erano i pedoni per i luoghi migliori, che i cavalieri de’ Turchi cadevano e traboccavano per i valloni, tornando in rotta verso il campo. Ancora non erano in tutto cacciati dalla montagna, che Girardo giunse nella pianura con quattro mila cavalieri franchi, e nell’avviluppata gente de’ Turchi percuotevano, e non fu a’ Turchi più sicura difesa che la fuga. Il Meschino smontò il poggio, e per la campagna li seguiva, le loro bandiere gettando per terra. Allora Artibano vedendo il Meschino che uccise quello che aveva la sua bandiera, corse da lui e cominciò asprissima battaglia: in questo Falach di Salutia fu alle mani con Girardo, e i cavalieri cristiani gli fecero cerchio, e quivi Girardo gli tagliò la testa. Il Meschino fece gran battaglia con Artibano, e i cavalieri cristiani l’avrebbero ucciso, ma il Meschino fece stare ognuno indietro, e pregava Artibano che si rendesse, e si facesse cristiano. Alla fine Artibano