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Udito il Meschino delle diciotto cose che in questo corpo vivono, le quali la Fata gli aveva allegato, disse: — Io vorrei sentire ancora le altre sedici in compimento,» e dimandolle che hanno a fare questi sette pianeti in questo nostro corpo? Ella ne rise, e dissegli — Qual è più basso pianeta che sia?» Ei rispose: — La luna». Ed ella disse: — Se la luna con la sua freddezza non temperasse il caldo che ha recato il sole, quel corpo non sarebbe niente». Ei disse: — Che fa Mercurio a questo corpo?» Rispose: — Se Mercurio non facesse correr il sangue per questo corpo, il corpo non sarebbe niente. Mercurio è quel pianeta che dà movimento a tutti i membri di ogni animale». Ancora disse: — Che ha egli a fare Venere in questo corpo?» — Assai, rispose; Venere è pianeta d’amore, e se amore non fosse, che sarebbe questo corpo ed ogn’altra cosa? La terra non produrrebbe frutto, e niun’altra cosa germoglierebbe, e tutte le cose sarebbero sterili; ma Venere, donna dell’amore, dà movimento a tutte le cose, ed il primo movimento venne d’amore». Guerino confessò esser vero, e dimandò: — Il Sole che dà egli a questo corpo?» Rispose: — Lo matura ed asciuga, e dà calore alla gran frigidità e umidità, e se questo caldo non tempera questa umidità e frigidità, nè corpo nè altro sarebbe vivo». Ancora dimandò: — Che cosa dà Marte al corpo?» Rispose: — Marte dà a tutte le cose viva fortezza, perchè il corpo non si potrebbe muovere se Marte non gli desse forza». Ancora gli domandò: — Che dà Giove al corpo?» Rispose: — Giove gli dà chiarezza per la quale discerne, e conosce l’una dall’altra con fecondità d’allegrezza». Poi domandò: — Che dà Saturno a questo corpo?» Rispose: — Saturno gli dà temperanza e grandezza, epperò sono chiamati questi corpi melanconici Saturnini; ma sai tu quali son Saturnini? sono quelli che nascono quando Saturno è in Pesce, ch’è segno umido, freddo e grave, e se Saturno non desse queste gravezze ai corpi umani, i corpi sarebbero tanto vagabondi, che il mondo non durerebbe perchè i corpi umani non avrebbero fermezza». Dichiarate per la Fata le ventisei cose, il Meschino dimandò delle altre nove, ed ella rispose: — Sono cinque i sentimenti del corpo, cioè: vedere, udire,