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capitolo xxi. 199

chiama Inghilterra, e son gentiluomo». Gli dimandò se egli era cristiano; rispose di sì, ch’era cristiano, e che cristiano voleva morire. Quando ciò intese il Meschino, lagrimò e disse: — O gentiluomo, non dubitare, imperocchè son cristiano come tu, e saremo insieme fratelli». Allora smontò da cavallo, e tolse delle arme del suo compagno, e di tutto lo aiutò ad armare, tolse quindi il cavallo dell’interprete morto, e lo fece montar da lui con la lancia in mano, e partiti dalla riva, andarono verso l’Affrica. Allora messer Dionino disse al Meschino com’egli andava al Santo Sepolcro di Cristo, e come la fortuna lo aveva condotto. E cavalcando molto confortati, sentivano gran rumore per il paese, ed essendo a piedi di una gran montagna, gli vennero addosso molti di quella canaglia e alcuno a cavallo. Il Meschino si volse a messer Dionino, e dimandogli che gli diceva il cuore di fare. Rispose: — S’io avessi buon cavallo, in tutto questo giorno non mi piglierebbe questa canaglia». Il Meschino lo intese perchè sapeva latino e un po’ di greco, e per questo si confortò. La gente era già appresso con gran grida, il Meschino e il compagno impugnarono la lancia, raccomandaronsi uno e l’altro a Dio, e andarono contra i nemici. Disse il Meschino esservi quattro generazioni di gente che non hanno regola in sè, e prima i Tiranni, secondo i Barattieri, la terza i censuari e corrieri, la quarta i marinari. Nella maggior parte di costoro non è amore, nè carità, nè timor di Dio, e sempre la vita loro vanno stentando. Così è questa canaglia. Essa tuttavia gli veniva addosso, e Guerino spronò il cavallo e venne a combattere, lasciando addietro Dionino. Si voltò poscia temendo di lui, e videlo francamente con la spada in mano ferir i nemici. Intanto combattendo, e tuttavia passando per mezzo questa canaglia, che facevano molti più gridi e più voci che fatti esistevano, vide nella montagna due castelli, e gente che discendeva meglio in punto che questi con cui erano alle mani. Disse messer Dionino: — Questa gente che viene è meglio ordinata che questa canaglia». Rispose il Meschino: — A me pare che questa gente sia più potente di noi, e ci potrebbe offendere, però fuggiamo verso la marina, chè per forza dei cavalli ci conviene scampare»: e mentre che il Meschino parlava udì levare gran rumore da