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capitolo xx. 193

i suoi figliuoli, due soli campandone: per questa cagione il re Astiladoro suo fratello non ebbe più ardire. Pregato ch’ei tornasse a Costantinopoli dov’era molto amato e dov’era allevato, il Meschino gli disse la via che aveva fatta e quella che aveva da fare, pregollo che lo raccomandasse all’imperatore e al suo figliuolo Alessandro, e che gli piacesse di portargli una lettera di sua mano per non essergli ingrato, perocchè l’ingratitudine è troppo gran peccato, e cagione di grande odio, e scrisse ad Alessandro, come suo signore, dinotandogli tutti i paesi ch’egli aveva cercato, poichè da lui si partì, e avvisollo che in breve troverebbe la sua sanguinità, dicendogli: — Dagli Alberi del Sole e della Luna m’è stato detto come fui due volte battezzato, e la mia schiatta era cristiana; anco mi dissero come il mio proprio nome era Guerino, ed era di sangue reale, e che in ponente mi sarebbe insegnata e mostrata la mia generazione; e però vado in ponente, e anderò al monte Atlante, dove mi è stato detto esservi molti indovini. Pregate Dio per me che mi dia grazia di ritrovare mio padre e mia madre ed il mio parentaggio.

Tolto ch’ebbe Enidonio la lettera, Guerino si partì di Alessandria, e prese il suo cammino verso l’Arabia per andare in Affrica con quelle due guide ch’egli ebbe dal Soldano; e bene in ordine a cavallo entrò per il reame di Renoica, e le guide gli dissero che volendo andar in Affrica era meglio andare per mare. Ei dimandonne la cagione, ed essi dissero che per terra, da questo regno fino alla Marca, vi erano trecento miglia senza abitazione, ed erano paesi pieni di leoni, serpenti e dragoni, leopardi, leonze ed altri diversi animali. Ei dimandò che cosa erano le leonze, e’ gli dissero che erano generate da un leopardo e da una leonessa; dimandò che cosa era leopardo: gli risposero che era generato da un leone e da una leonza, e che questi animali, cioè leonza maschio e femmina non generano ma fanno come tra noi i muli; così fanno leondri, e poca differenza è dall’uno all’altro, salvo che la leonessa è più fiera che non è la leondra, comunemente chiamata leonza per la poca differenza che v’è. Di quelle fiere ne sono assai nelle parti di Libia e della Morea, e nell’Affrica per i grandi letti che fa