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in croce. La vostra gente seguendo le vostre trionfali bandiere con cinque re verso l’Arabia Petrea e verso Caldea, ora ne va sotto il conducimento del vostro eletto capitan Guerino, magnificando il vostro nome, perpetua fama, contro la superbia degli Arabi».

Guerino.


Letta la lettera, il referendario allegò come il Meschino aveva dispregiato la signoria, perchè la prima parte diceva al re d’Egitto, non al Soldano, e diceva il Meschino aver dispregiata la lor legge, e magnificata la fede cristiana, e che per questo era degno di morte. Udendo queste parole il re di Polismagna si levò in piedi adirato contro l’iniquità di molti, ed altamente parlò e disse: — Per il grande Iddio, e per tutti gli dèi, non sia nessuno che si vanti per vinti gli Arabi, per invidia che portate al Meschino o per mala volontà, conciossiachè siete qui presenti voi, che, quando i due capitani arabi mandarono nel campo minacciandoci di morte, non fu niuno che non temesse, salvo il Meschino, che, tutti unanimi, disse che noi facessimo la risposta con la spada in mano. Qual di voi avrebbe avuto ardire di passar con sì poca gente di là dagli Arabi dove egli andò ed ebbe vittoria? che dite voi messer referendario s’egli scrisse al re d’Egitto? egli è forestiero ed è stato tre mesi in prigione, e, fatto capitano, in tre dì egli è venuto a combattere, ora come può egli sapere i titoli del Soldano che per ventura non li sapete voi, e come avreste ardire di dir contra tal cavaliero? Voi siete stato alla camera del Soldano a vostro piacere, lasciate ora il passo a coloro che hanno perduto il loro sangue e sono stati presenti al fatto, e se volete dire ch’egli ha lodato la sua fede, non sapevamo noi ch’egli era cristiano, e però fu fatto capitano? S’ei lodò la sua gente, fece come un buon cavaliere; egli viene dagli Alberi del Sole, e va cercando la sua generazione, che non sapeva egli esser cristiano, se gli Alberi del grande Apollo non glielo avessero detto. Costui è stato capitano in India di quei di Tigliafa; costui fu capitano dei Persiani contro i nostri nemici Turchi; costui è stato capitano del prete Janni contro i Cinamoni. Costui non si vide andar cercando