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capitolo xvi. | 157 |
così credo io». Disse il sacerdote: «Che cosa è Carità? Rispose Guerino: «Amar Dio, e il prossimo». Aggiunse il sacerdote: «Se è verità quel che tu mi dici, chi è più tuo prossimo, che tuo padre, e tua madre? non sai tu, che egli è il primo comandamento dei dieci fatti a noi; cioè: onorare tuo padre, e tua madre? Dimmi figliuolo, che tu hai fatto fin qui per tuo padre, non seguitando l’ora cominciata? Se volesti dir la fatica grande, io te lo credo, e hai cercato l’Asia, l’India maggiore, che son le più salvatiche parti di tutto il circuito della terra, e non solamente le fiere salvatiche, ma la umana natura degli uomini non salvatici. L’Africa e l’Europa son regioni ragionevoli, e benchè la Libia abbia di molte fiere, almeno la umana natura non è contraffata come in India e in Tartaria. Però la tua speranza faratti venire a buon fine, abbi buona fede a Dio, e carità a tuo padre, e tua madre, che Dio ti ajuterà, e seguita con la forza giustamente, e tempera l’ira, particolarmente cerca con provvidenza». Il Meschino si gittò in ginocchioni, baciò i piedi al sacerdote, che gli diede la penitenza e l’assoluzione, poi tolse licenza da lui, e da quelli della villa, e andò verso la città di Dragonda.
Dopo partiti di Dragonda cavalcando cinque giorni giunsero a una città molto grande nella quale entrarono. In quella città molta gente veniva per veder il Guerino, e così come in Europa si corre per veder un di loro, corrono eglino a vedere un dei nostri, e vedendolo così armato e li suoi compagni, rideano. Guerino dimandò perchè ridevano: risposero li compagni: «Costoro dicono che mai non videro la maggior maraviglia, perchè tu sei tutto armato». Queste genti tutte sono negre, e vestono panno di lino molto sottile; alcuni vestono panno di lana di color bianco cioè d’aria, alcuni altri di seta alessandrina. Vide molti fondachi d’ogni ragion di mercanzie, e parevano più di cento, e molti mercadanti, e vide molte femmine vestite di panno di lino tanto sottile che traspaiono le loro membra. Giunti che furono in su la piazza, vide molte genti armate con mazze ferrate, e con archi assai.
Dimandando Guerino perchè tanta gente era qui adunata, rispose una delle guide: «Sono mossi i Cinamoni, e fanno