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capitolo xv. | 153 |
Mare indico, il quale fa una piazza che si chiama mare Barbans Jebicon, che viene nel reame del prete Janni, nel qual reame è una città sul mar Melo, dove molto si diletta di stare il prete Janni, che ha nome Areccio. E nota, che di questi tre porti ne cava il prete Janni tante ricchezze che non si potrebbe dire. Egli fu presentato ad un ammiraglio che gli fece grande onore, e per interprete gli domandò di che nazione era. Disse Guerino ch’egli era allevato in Grecia, di nazione cristiana; e di questo se ne fece grande allegrezza, perchè sono tutti cristiani quelli di quel paese, e d’India minore.
Ancona era molto popolata d’uomini: sono negri, e vestono panni celesti, di lana agnellina, e quelli di bassa condizione vestono panni di lino, e hanno corti i capelli. Dimandogli l’ammiraglio dove voleva andare; rispose, dal prete Janni: l’ammiraglio gli dette due guide, e partissi il Meschino di Ancona. Passata questa region vide la città di Conordia e Cologna, e la città di Saldin, ed una gran montagna detta Gerbaston, molto doviziosa d’acqua e bestiame, piena di molti castelli e ville; e sonovi molti cavalli che in tutta l’India minore non n’aveva veduto più. Vide assai, cavalli, asini, pecore, capre, vacche, buoi e andando ragionando con le due guide che eran interpreti, lor dimandò molte cose, e dimandò se andando al diritto si poteva andare in Affrica; eglino se ne risero, dicendo: «O gentiluomo, voi non potete andare in Affrica d’Egitto se non toccate il Cairo e Babilonia d’Egitto, imperocchè qui dritto è Libia, l’Etiopia remota, dove è il gran mare di Sabia, e abitasi poco paese dal Nilo in là; verso ponente comincia il gran mare d’Etiopia, cioè il mare della Rena, e dura dal Nilo fino al Mar oceano». Disse il Guerino che quando egli sentì questo, fu mal contento esser andato in Arabia, essendo stato a Palestina così appresso all’Egitto. Questi dissero che nella Libia erano molti leoni, dragoni e serpenti, che assai volte avevano passato il Nilo, e venivano per questo paese dove allora passavano, e dissero ancora le guide; se noi ne trovassimo alcuno, e lo lasciasse andare per la via, e andassimo per i nostri fatti non darieno impaccio; e sono stati veduti elefanti selvatici, e molte strane fiere, e che dal fiume del Nilo uscian certi dragoni, ch’erano buoni da mangiare, ed