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capitolo xiv. | 145 |
disse: «O Tenaur, tu hai detto che pure avresti vinto i Turchi come Guerino? questo non è segnale di prova che ciò sia vero:» ed egli per queste parole si vergognò, e confortò la sua gente a combattere.
Per il troppo parlare Tenaur fu messo tra i perduti, essendo cominciata la battaglia. Egli si mise in quella francamente, ed avviluppate insieme le due schiere, molti d’ogni parte ne morivano. Grandonio figliuolo del re andava per il campo guardando se vedeva il capitano de’ Persiani, e vide Tenaur a vibrar tanti colpi che egli s’immaginò questo fosse il capitano dei Persiani. E andando avvisato per dargli morte, appena il vide, con una lancia diedegli nelle coste, e tutto il passò da banda a banda, e morto lo gittò da cavallo. Levossi il rumore in tutto il campo de’ Turchi come se il capitano dei Persiani fosse morto, il quale era figliuolo di Marte, dio delle battaglie. Per questo il re Galismarte insuperbito, entrò nella battaglia sopra questa schiera nella quale commise una grande uccisione. Quando Personico vide tanta mortalità di gente, mandò a domandar al capitano s’egli doveva allora entrar nella battaglia. Guerino disse di no: ma che sollecitasse le sue genti onde sostenessero più che potessero. Personico corse al conforto di quelli con mila cavalieri. Per questo tutte le schiere de’ Turchi entrarono nella battaglia, e quasi tutti i Persiani della prima schiera si misero a fil di spada, e molto si spandevano per il campo. Veduto, e conosciuto questo, Guerino fece dire a Personico che entrasse nella battaglia, onde assalì il campo da due parti. Guerino ferì da traverso il campo de’ Turchi, e drizzò la sua schiera alle bandiere loro. Allora il re Galismarte trascorse alle sue bandiere, abboccossi con Guerino; e con la spada Guerino gli diede un colpo che gli partì la faccia, e morto lo gittò a terra.
Quando il re Galismarte fu morto, i Turchi non ebbero più difesa, e le loro bandiere furono gittate per terra. Allora i Persiani per allegrezza cominciarono a gridare, facendo grande uccisione, e i Turchi cominciarono a fuggire. Serrata la schiera di Personico con quella di Guerino, misero le loro bandiere in mezzo, cacciando e uccidendo i Turchi per il campo. Impauriti i Turchi