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128 | guerino. |
sta cappella era un bel vaso fatto a modo di una cassetta di ferro, la quale nell’arena stava sospesa, e non toccava da niun lato. Allora egli intese gl’inganni di Maometto, perchè vide che la parte dal mezzo in su della moschea era di calamita, la quale è una pietra marina, di colore tra nero e bigio, che gode della proprietà di tirare a sè il ferro per la sua frigidità, e di più toccando la punta d’un ferro leggiero che abbia da ogni parte la punta, e mettendo il ferro in bellico, quella parte che avrà tocca la calamita si volgerà a tramontana; però i naviganti vanno colla calamita sicuri per mare. Per questa ragione l’arca di Maometto è di ferro e sta sospesa, essendo tenuta dalla calamita, ed alla grossa gente, che non sa questa virtù, pare gran miracolo che la stia in aria.
Si gettò l’Almansore tre volte col viso in terra, dicendo che egli non era degno di vederla, e tutti gli facevano veramente l’onor che merita, perchè essi ascondono la più bella cosa che facesse Dio all’uomo appresso l’anima, cioè ascondono a Maometto il volto, e mostrangli il culo che è la più brutta cosa del corpo dell’uomo. Vedendo il Meschino ognuno gettarsi per terra, volse le spalle all’arca, e voltato anch’egli il viso in terra, ingegnossi di alzare le natiche per più dispregio, come a così fatto ingannator si conviene. E la sua orazione fu questa: «O maladetto seminatore di scandali, la divina giustizia dia a te degno merito delle anime che tu hai fatto e fai perdere per la tua operazione». Mentre ch’egli faceva così la sua orazione, fu chiamato e preso a furia, e menato innanzi all’argalifo, il quale dimandò perchè teneva volte le spalle a Maometto, dicendo che egli era degno di morte, conciossiachè egli fosse gabbator di Maometto. Udendo il Meschino le costui parole, e conoscendo le menti bestiali di quella gente, gli parve esser giunto a mal punto, e rispose che quello che egli aveva fatto, l’aveva fatto sol per riverenza, perchè non gli pareva cosa degna che un misero peccatore, come era egli, stesse voltato col viso a così santa cosa come era l’arca di Maometto, e che egli non meritava di vederla, affermando ancora, per sua divozione avere fatto così agli Alberi del Sole per venerare più la loro santità.