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Rampa mezza giornata, cominciò assalirli ed uccise dieci Indiani, e ben trenta altri ne ferì innanzi che fosse ammazzata. Questo animale era grande come un cavallo, aveva la testa come il cinghiale, pelo e zampe leonine, con denti che una spanna uscivano fuori di bocca, più grossi, più acuti, e più taglienti che quelli del cinghiale, e con due corna in testa lunghe tre cubiti, dritte e dure che parevano d’acciaio.

Non stettero gran tempo, che giunsero alla città di Rampa, ove trovarono genti negre e basse, che vivono bestialmente, e colà fornironsi delle cose di cui avevano bisogno. Al partirsi di là lagrimò il Meschino, e disse: «O vero Iddio, quando tornerò in ponente, che sono all’ultima parte d’oriente, e per giungervi ho sostenute tante battaglie che non saprei narrarle? Pure conviene proseguire il viaggio. Sia fatta la sua volontà!» Camminarono per sei giorni continui, e tornando verso l’India giunsero sul pelago di Aman verso il monte, sopra il quale sono gli Alberi del Sole. Questo monte è sopra il mare d’India all’ultima parte del mare verso levante, dove per temenza delle fiere montarono più su quattro miglia, e scampati a questo modo, presero quivi un riposo di due giorni, e per avere iscoperte molte vene di acqua vi si ristorarono.

Il Meschino per compire il suo viaggio, la terza mattina che giunse al monte, chiamò Cariscopo e dissegli: «Proviamo di montar sul monte». E così decisero di fare un barone grande e gentiluomo di Tigliafa, un sacerdote cristiano, e due sacerdoti di Apollo pagani. Ma il Meschino avanti che si partisse dal campo, si confessò. Il confessore pregollo che egli non andasse a tal impresa, perchè sono cose false e vane, e perchè quegli alberi erano idoli de’ Pagani, e gli disse come il demonio dava ad intendere tali falsità per ingannare la natura umana, e se pur volesse andarvi, egli non li adorasse, ma solo scongiurasseli. Così promise di fare, e tolta ciascun di loro la vettovaglia opportuna, il Meschino col compagno portarono quello che gli pareva far mestieri per suo bisogno, e tolse alcuna quantità di tesoro, e non più che la sua spada. Eglino dovevano tornare in quattro dì; nondimeno pareva loro che la cima del monte fosse appiccata al ciclo; per lo che il