Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
108 | guerino. |
si partì dal Meschino, e poco stette che a quest’ultimo molta vettovaglia fu mandata per parte del maggior della città. Cariscopo tornò quindi a lui con alcuni cittadini, i quali per suo consiglio volevanlo far capitano in quella guerra. Ma il Meschino non volle accettare. Cariscopo lo pregò d’essergli almeno compagno, del che fu egli contento, onde il Meschino fu creato secondo capitano della gente di lui. Arrivato il quinto dì, vennero le novelle che i nemici avevano raunato gran moltitudine di gente per venire ad assediare Tigliafa. Tutti quei della città si sbigottivano. Allora il Meschino e Cariscopo misero in ordine tutta la loro soldatesca, e trovarono cento elefanti armati, tremila cammelli, trecento uomini a cavallo, e non più di quindici mila pedoni. Il settimo dì uscirono fuori della città per incontrare i nemici che erano appresso a mezza giornata, non senza aver prima il Meschino convocato i maggiori de’ cittadini per confortarli, e detto loro:
«O nobilissimi cittadini, prodi difensori della libertà di Tigliafa, chi avrebbe pensato che Dio nostro Signore mi avesse fatto venire da Costantinopoli in questo paese perchè mi trovassi a difesa di voi, come già mi trovai a difendere Costantinopoli contro a maggior nemico che non è il vostro? Però vi prometto che per la grazia del Signore Dio, Padre, Figliuolo e Spirito Santo, e del nostro campione san Tommaso apostolo, noi avremo vittoria. Abbiamo sentito come i nostri nemici hanno duecento elefanti. A quelli bisogna attendere; chè dell’altra canaglia faccio io poco conto. Fate apparecchiare mille lumiere, e con fuoco e con zolfo; quando poi vi sarà dato il segno uscite della città tremila di voi e non più, e giungendo alla battaglia andate pure incontro agli elefanti loro, mandando nella fronte ad essi le lumiere accese. Che se Dio ci darà grazia, che pur dieci elefanti di loro si dirizzino a fuggire, vedrete che romperanno tutto l’ordine degli elefanti, perchè si metteranno a fuggir tutti. Tutti gli altri che rimarranno nella città attenderanno a far buona guardia, perchè i nemici non mettano agguato onde prendere la città nell’atto di combattere». Tutti si confortarono per l’ordine dato dal Meschino, ed uscirono fuori della città con la gente detta di sopra contro i nemici. La battaglia non potè avere luogo se non alla mattina seguente. Allora il Meschino d’accordo con Cariscopo fece tre schiere, la