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tina giunsero ad una città dove per maraviglia molti della medesima fecero loro grande onore. Questa gente molto si maravigliava del Meschino, poichè il Mediano aveva lor detto come egli aveva ucciso il re Pacifero nemico di quel reame, e di questo dimostrarono molto rallegrarsi. Questa gente è picciola di statura, minore a quella comune agli uomini negri non tanto, quanto agl’Indiani. E molti ne vide con disonesta portatura di vestire almeno quelli di bassa condizione uomini e donne. Dopo tre giorni poi che erano stati con quella gente, partirono, e fu data al Meschino un’altra guida. Il Mediano disse allora al Meschino: «Questa è Cubina, molte altre città si trovano ancora in questa regione, fra le quali è Alessandria Arida. Quest’Alessandria Arida fece fondare Alessandro Magno re di Macedonia, per dimostrare di essere stato in quel paese. Alla qual città molte altre sono sottoposte,» e tutte disse il Mediano averle vedute. Il Meschino nè le cercò nè le vide, perchè troppo avrebbe avuto da fare a cercare per tutto. Ma tanto velocemente cavalcarono, che giunsero a certi monti, i quali sono uniti colle grandissime montagne Coronate dette di sopra. Passarono questi monti in tre giornate, e allo scendere di essi, l’Indiano che avevano per guida, mostrò al Meschino un gran piano tanto da lontano, che appena lo vedeva, dicendogli: «Quello è il fiume Indus, che noi lascieremo di dietro, il quale passa per queste montagne sotto terra, dando il nome d’India a tutto il paese per dove scorre. Per i quali paesi verso levante abbiamo noi a fare molte giornate, dove vedremo diverse nazioni di contraffatte figure, rispetto alle nostre persone di Soria, di Grecia, d’Europa e d’Affrica».

Udite il Meschino queste parole, alquanto gli venne di sè stesso pietà, e guardando molto in qua e in là, vide una cima di montagne a man manca che parevagli toccassero il cielo, e dimandando se quelle eran nubi o montagne, e se eglino le avevano a passare, rispose il Mediano di non avere a passare quelle montagne, che loro rimarrebbero di dietro, dovendo essi andare verso levante. Allora il Mediano entrò in gran parole, e parlò in questa forma:

«O nobile e gentilissimo signore, non vi ho detto che non abbiamo a far niente verso le parti fredde, ma verso le calde?