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capitolo x. | 95 |
Camminando ed alloggiando per luoghi squallidi e deserti, temendo le bestie selvatiche non meno della fame, per avventura trovarono certi pastori, i quali si maravigliarono di loro per tanto ardue intraprese, ed avendo loro dato del pane e carne, insegnarono ad essi la via di andare sopra la campagna, e ad un lago di acqua dolce e buona, più che non avevano ritrovato da poi che partiti si furono dal luogo di Sturpi. Però partiti dai pastori, i quali erano piccioli e negri, con pochi panni e quasi tutti pelosi, ed appena intelligibili nel lor parlare, andarono verso il lago nominato Archini, e colà giunti si rallegrarono per l’acqua dolce, e ne caricarono tre cavalli di tre otri pieni. Il Meschino si trasse l’elmo, e lavossi le mani e il volto, e tutto il capo si bagnò d’allegrezza, e bevutone alquanto, così un poco confortato rendette grazie a Dio lodandolo. Camminando poi sopra la via del lago, essendo alla sera, un leone che andava a bere, l’assaltò. Il Meschino come il vide, precipitò da cavallo, e il leone come conobbe che egli voleva battaglia, subito venne verso il Guerino, e colle branche lo afferrò, ma gli fece poco male per le buone arme che egli aveva. Allora il Guerino ferì il leone aspramente d’una punta, nel mentre questi erasi già mosso a partire, per cui adirato si voltò per gittarsegli addosso. Ma il Meschino attento gli diede un colpo di spada, e tagliogli la testa in due parti tanto che l’ebbe morto.
Appena risalito a cavallo, vide un altro animale di grandezza d’un buon ronzino comune che aveva la testa caprina, la barba a mo’ di becco, le gambe e piedi a modo di cervo. I crini della coda aveva come di cavallo, ed un corno in testa lungo quattro braccia. Questo animale non tentò di fare alcun male. Ed il Meschino disse al compagno: «Questo è un Alicorno». Pareva esso di colore or negro, ora sanguigno, e lustrava il suo pelo, il qual lustro rosseggiava. Però il Meschino soggiunse: «Questo è un segno che gli altri animali vengono». E per questo si affrettava di camminare ed andava attento. Non dopo molto cammino, trovarono una leonessa con quattro leoncini che l’assalì. Il Meschino la ferì e l’uccise, e per questo dì non ebbe più disavventura.
Albergarono la sera in una villa sur un lago, e l’altra mat-