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Egli discese ai talami
Di cento belle il Nume,
E i nostri carmi stettero
Sulle vietate piume.
Per lui fur cari, ed ebbero
Ne’ freddi cor virtute:
Tanto giammai non valsero
Preghiera, o servitute.
Per lui le man più timide
Scrivean gli ardor segreti:
Ei m’offeriva immagini,
Favori ed amuleti.
Dolce onestà, che moderi
L’alme col santo impero,
Tu vela i nomi incogniti
Con rigido mistero!