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Nè a sagrifizio ignobile
     Te con tuo danno ei chiede,
     Nè de’ suoi fidi all’ultimo
     Le spoglie tue concede.

Taccio, o ’l dirò? giustizia
     Per poco al ver si faccia:
     Difficile modestia
     Non se n’offenda, e taccia.

Enea, l’eroe magnanimo
     Ai sommi Dii sì caro,
     Anch’egli osò fra gli uomini
     E pio vantarsi e chiaro.

Se infin di noi memoria
     Vivrà, se nulla io sono,
     Tutta d’Amor propizio
     La mia fortuna è dono.