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XVII
LE FORTUNE.
Invan t’opponi: a Venere
I voti miei fur cari;
Pace l’udíi promettere
Dagli abbracciati altari.
Pietosa Dea di lagrime
Bagnò le offerte rose,
E della mia vittoria
La cura al figlio impose.
Cedi: timor consigliano
Le conosciute prove.
Chi puote a lui resistere,
Se la sua madre il move?