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Arsi: tra ’l foco insolito
     Tu mi tornasti in mente:
     Tuo sdegno, e tuoi rimproveri,
     Tutto ebbi allor presente.

Il Nume io stesso, io supplice
     Pregai, sicchè cessasse:
     Fei voti, onde men rigido
     Tua preda a te lasciasse.

Ma da sue leggi ir libero
     Chi può, se a lui non piace?
     Vivo il novello incendio
     Tien coll’eterna face.

D’ogni timor qual siasi
     Il Dio mi vuol securo,
     Mentre il rimorso togliemi
     Perfin del mio spergiuro.