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Tu vola intanto, e penetra
Nelle nemiche soglie:
Dal sonno ingiusto scuotasi
Chi alla tua donna il toglie.
Oh se per lei non tornano
I tuoi scongiuri invano,
Se l’arti tue le placano
L’amabile profano;
Te fortunata! invidino
L’altre la tua fortuna,
Ed a te cento servano,
Mentre tu servi ad una.