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Mille udirai ripetere
Liete e dolenti note:
Amor, da cui derivano,
Solo insegnar le puote.
Oh le tue sorti vogliano
Te fortunata appieno,
E alfin pietose ascondano
In quel leggiadro seno.
Salmace ardita Najade
Là nel paterno rivo
Non strinse a sen più candido
Il giovin freddo e schivo.
Nasso cagion di lagrime
Più bianco sen non vide,
Poichè Teseo portarono
Le sorde vele infide.