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VIII

ALL’AMICA,

che lascia la città



Ai freddi colli indomito
     Il ghiaccio ancor sovrasta,
     Soffia aquilone, e ai zefiri
     Signoreggiar contrasta.
     
Sdegnoso il verno esercita
     Le moribonde forze;
     Chiude timor le Driadi
     Nelle materne scorze.
     
Qual nova cura estrania,
     Quai pensier gravi e foschi,
     Te innanzi tempo guidano
     Dalla cittate ai boschi?