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Segui, o fra quante furono
     Illustri ancelle esperta:
     Felice te! la grazia
     Della tua donna è certa.
     
Te nulla turbi, e rigido
     Guardi silenzio il loco;
     Solo garrisca l’Indico
     Verde amator del croco.
     
Oh quante volte il Frigio,
     Caro alla Greca altera,
     Tacque, e con lui di Priamo
     Tacque la reggia intera!
     
Ella frattanto ornavasi
     Pari all’eterne Dive;
     E il caldo ferro Iliaco
     Torcea le chiome Argive.