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La tua, gran padre Ovidio,
Scorrea difficil arte,
Pascendo i guardi, e l’animo
Sulle maestre carte;
Quando improvviso scossemi
L’avvicinar d’un cocchio,
E ratto addietro volgere
Mi fece il cupid’occhio.
Su i piè m’arresto immobile,
E il cocchio aureo trapassa,
Che per la densa polvere
Orma profonda lassa.
Sola su i drappi serici
Con maestà sedea
Tal che in quel punto apparvemi
Men donna assai che Dea.