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Felice Iddio! tu immemore
Della tua pena antica
Godi gli Odrisii talami
Colla rapita amica;
Io qui languisco. Oh ferrea
Speme, che indarno invoco!
Ahi te non soli escludono
I regni atri del foco.
Ma già dal cupo oceano
L’Alba i destrier conduce,
Ed importuna accelera
Su i mali miei la luce.
Se ai raggi incerti e languidi
L’occhio fedel non erra,
Ossa insepolte aggravano
Quest’esecrata terra.