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Segui: così nel Tartaro
L’infame augel si pasce,
E sotto al rostro indomito
L’eterno cor rinasce.
Ecco sdegnoso borea
Dall’antro Eolio scoppia,
E a questi luoghi inospiti
Terror mugghiando addoppia.
Forse i miei guai risvegliano
Nella fredd’alma orrore:
Egli ne freme: incognito
Non gli è, che possa Amore.
Ghiaccio ostinato armavagli
Le rigid’ali, e il volto:
Vana difesa! Orizia
Apparve, e fu disciolto.