Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
118 |
Sull’alta poppa immemore
Sedea la Greca infida,
Voti offerendo a Venere,
Che lei promise in Ida:
E tu cantavi, o Proteo,
Grecia, e ’l superbo Achille;
Ma lieti i pin solcavano
Le amiche onde tranquille.
Vanne: di cure insolite
I novi Lari attrista;
Reca perpetue lagrime
In dote a chi t’acquista.
Io, se coll’atra Nemesi
I giusti preghi han loco,
Io l’esecrate Eumenidi
A te propizie invoco.