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Di lungo amor doveasi
     Frutto aspettar sì amaro?
     Dillo; il rossor tu supera,
     Se il tuo delitto hai caro.

Non aspettar ch’io debole
     La rotta fe ricordi;
     Non che la terra, e l’aria
     De’ miei lamenti assordi.

Di quel che i fati diedero
     Abbia il tuo orgoglio assai;
     Ma non almeno ignobile
     Di me trionfo avrai.

A Menelao che valsero
     I larghi pianti insani?
     Che del tradito ospizio
     Dolersi ai Dii Spartani?