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Pur con ancelle estranie
Spesso divise il letto;
Nè si sdegnò di porgere
A’ non suoi figli il petto.
Forse parrà l’esempio
Da’ casi tuoi distante:
Sposa a soffrir condannasi
Quel che non soffre amante.
Nè tu, s’io sfugga insania,
Soffrir, mia vita, il dei;
Nè tu dovrai dividere
Non ch’altro i guardi miei.
Per Giove no, ch’ei ridesi
D’un amator spergiuro,
Per te, per l’ira insolita,
Che sola io temo, il giuro.