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Non tanti già per Elena
     Proci la Grecia espose
     Quel dì fatal, che Tindaro
     Lor Menelao prepose.

Che non soffersi io misero,
     Finchè il mio fato il volle?
     Quel che a te costa or lagrime,
     Agli occhi miei costolle.

Infine Amor sospinsemi
     Uso a giovar gli audaci:
     T’amo, gridai: rispondere
     M’intesi: e tu mi piaci.

Dei labbri, ond’elle uscivano,
     Credei le note appena:
     Troppo era dolce il premio
     Della sofferta pena.