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E mentre udir propizia
     Solevi il flebil canto,
     Tergean le dita rosee
     Della fanciulla il pianto.

E a noi pur anco insolito
     Ricerca il petto ardore,
     E a noi l’esperta cetera
     Dolce risuona amore.

Se tu m’assisti, io Pallade
     Abbia, se vuol, nimica:
     Teco ella innanzi a Paride
     Perdè la lite antica.

A che valer può l’Egida,
     Se ’l figlio tuo percote?
     Quel che i suoi dardi possono
     L’asta immortal non puote.