Pagina:Amori (Savioli).djvu/117


108


Tu al scintillar di Fosforo
     Uscivi intanto, o Dea,
     E un raggio tuo sollecito
     Sul mio dolor splendea.

Mi vide, e allo spettacolo
     Impallidì la fera:
     Pietate, e orror sorpresero
     L’alma ostinata, altera.

Tre volte i labbri schiudere,
     E cominciar le piacque;
     Tre sospirò; scendeano
     I pianti in copia, e tacque.

Madre de’ venti instabili,
     Uffizíosa Diva,
     Tanta pietà ringrazio:
     La mia speranza è viva.