Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
96 |
Né dell’estinto Piramo
Sulla trafitta salma
Il vergin seno aprendosi
Lui raggiungea nud’alma.
Ma deh! l’avversa istoria
Tua pace a te non tolga.
Apri: me l’ultim’atrio,
Se non la stanza accolga.
Te testimon, te giudice
I nostri detti avranno,
I baci, ove t’offendano;
Vuoi più? negletti andranno.
Poche ascoltar concedasi,
Poche donar parole.
Colla fanciulla al sorgere
Non troverammi il Sole.