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XIX

ALLA NUDRICE.



E tu pur giaci immobile,
     Tu a’ voti miei nemica
     Sovra le piume tacite
     Posi la guancia antica.

Sorgi, che stai? me misero
     Tien la notturna soglia;
     Essa ai miei prieghi cedere
     Non può, se tu nol voglia.

Forse all’amata giovane
     Bellezza il ciel concesse,
     Ond’anni freddi in carcere
     Senza amator traesse?