Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
64 | amleto |
Entra Amleto
- AMLETO.
- Ebbene, madre, che v’è?
- REGINA.
- Amleto, tu hai molto offeso tuo padre.
- AMLETO.
- Madre, voi avete offeso molto il padre mio.
- REGINA.
- Tu rispondi vuote parole.
- AMLETO.
- Voi fate vuote dimande.
- REGINA.
- Oh! che è ciò, Amleto?
- AMLETO.
- Ebbene, che vi è adesso?
- REGINA.
- Avete dimenticato chi sono?
- AMLETO.
- No, per la croce, no, siete la regina e la moglie del fratello del vostro consorte. Ma così nol foste! E siete mia madre.:
- REGINA.
- Quand’è così manderò qualcuno che potrà parlarvi.
- AMLETO.
- Via, via, sedete; voi non vi muoverete, non uscirete di qui finchè io non abbia posto dinanzi a voi uno specchio, nel quale potrete vedere le vostre più intime parti.
- REGINA.
- Che vuoi tu fare? Tu non vorrai uccidermi? Soccorso, oh soccorso!
- POLONIO.
- (dietro gli arazzo). Soccorso, olà! soccorso, soccorso!
- AMLETO.
- Come! Un topo? (Snuda la spada.) Un ducato, che è morto. (Trapassa gli arazzi colla spada.)
- POLONIO.
- (e. s.). Oh, sono ucciso. (Cade e muore.)
- REGINA.
- Oimè, che hai tu fatto?
- AMLETO.
- Affè, noi so: è il re? (Alza gli arazzi e trae a sè Polonio.)
- REGINA.
- Oh atto crudele e sanguinoso!
- AMLETO.
- Atto sanguinoso.... quasi tanto malvagio, buona madre, quanto l'uccidere un re e sposarne il fratello.
- REGINA.
- Uccidere un re!
- AMLETO.
- Si, signora, furono le mie parole. — Addio tu, sciagurato (a Polonio), pazzo, temerario, intrusore! Ti presi per qualche cosa di meglio;1 sopporta la tua fortuna; tu vedi quanto sia pericoloso uno zelo soverchio. — Cessate dal contorcervi le mani, calmatevi, sedete, lasciate ch’io ponga a nudo il vostro cuore. E ciò farò se é composto di un midollo penetrabile, e se l'abito del delitto non l'ha impietrito per guisa che sia a prova di ogni assalto.
- REGINA.
- Che ho io fatto che tu debba tenere con me un tale linguaggio?
- AMLETO.
- Un atto che contamina la grazia e il rossore
- ↑ Cioè pel re