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atto terzo. | 61 |
- AMLETO.
- Parmi somigli ad una donnola.
- POLONIO.
- Ha il dorso della donnola.
- AMLETO.
- E non ritrae della balena?
- POLONIO.
- Tal quale la balena.
- AMLETO.
- Dunque verrò da mia madre subito. — Costoro mi spingerebbero all’estremo della pazzia. — Verrò subito.
- POLONIO.
- Cosi dirò. (Esce.)
- AMLETO.
- Subito è presto detto. — Lasciatemi, amici. (Tutti partono.) È questa l’ora della notte sacra ai neri malefizi, l’ora in cui i sepolcri si spalancano e l’inferno soffia i suoi contagi su questo mondo. Ora potrei bere sangue fumante e compiere delitti di cui inorridirebbe la luce. Tregua!... Vadasi da mia madre.: — Oh cuore, non perdere la tua tempra; l’anima di Nerone non entri in questo fermo petto; ch’io sia crudele, ma non snaturato; le mie parole siano pugnali per lei, ma inermi siano le mie mani; la mia lingua e la mia anima dissimulino del pari, e la sua sentenza tuoni nella mia voce senza che mai la mia volontà consenta ad eseguirla! (Esce.)
SCENA III
Una stanza della reggia
Entrano il Re, Rosencrantz e Guildenstern
- RE.
- Non mi piace, né è senza pericolo per noi il lasciar libero corso alla sua pazzia perciò preparatevi. Vo immediatamente a far spedire i vostri dispacci, ed egli verrà con voi in Inghilterra; le condizioni del nostro Stato non patiscono che ci esponiamo ad un pericolo che cresce ad ogni istante insieme colla sua demenza.
- GUILDENSTERN.
- Ci apparecchieremo. un santo e pio timore quello che é nudrito per tante migliaja d’uomini che non vivono che per Vostra Maestà.
- ROSENCRANTZ.
- È un dovere per ogni privato quello di difendere la propria vita; tanto più cresce questo dovere in quegli, alla cui vita se ne rannodano tante altre: Allorchè muore un re, egli non muore solo; é una voragine che inghiotte quanto gli sta presso: immensa ruota posta al vertice della montagna, i suoi raggi sono pieni di oggetti che cadendo, si frangono con essa. Il gemito di un re ha eco in un gemito dell’universale.
- RE.
- Preparatevi senza indugi a questo viaggio, ve ne prego. Vogliamo por fine a questo timore che ora troppo ci opprime.
- ROSENCRANTZ e GLTILDENSTERN.
- Ci affretteremo. (Escono Rosencrantz e Guildenstern.)