Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 15 — |
AL GRAN CERVIN
Un’ascensione in primavera
ontinuamente acceso dal solito fuoco sacro, per le alpi nostre, aveva in mente di educare ai monti ed infiammare per essi del mio stesso entusiasmo un giovane amico, l’ingegnere Santelli, e tanto feci che lo indussi a venire con me. Sarà stata una imprudenza, ma fissai una meta da raggiungersi assai difficile: fidava però nella mia buona stella e nelle mie ottime guide.
La sera di Domenica 9 Maggio di quest’anno, arrivammo a {{W:Valtournenche (valle)|Valtournanche}} e tosto feci radunare tutte le guide onde tentare una cosa che da tanto tempo e da molti si stimava follia sperar.
Approfittando della reverente simpatia che que’ valentuomini avevano voluto dedicarmi, desiderava concigliarli tanto da persuaderli ad ordinare una tariffa delle guide per tutte le corse della vallata. Alla adunanza tenuta nell'Hotel du Mont Rose del Pession, intervennero 50 guide che è quanto dir tutte — e tanto feci, tanto parlai, che riuscii, colla persuasione, colla bontà e colla pazienza, ad ottenere quanto mi era proposto.
Un’altra bella e santa impresa volli tentare. Da molto tempo avrei desiderato che dalle stesse guide si inaugurasse una sottoscrizione per un monumento di riconoscenza al benefattore di Valtournanche, al compianto canonico Giorgio Carrel — celebre alpinista, egregio meteorologista ed appassionato illustratore di Valtournanche — sua patria. Parlai con entusiasmo, ed anche qui ottenni un felice risultato, perché circa lire cento furono tosto sottoscritte. — L’adunanza durò 4 ore e terminò fra strette ed abbracci cordialissimi. Si immagini se era raggiante e contento della mia giornata!