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i difensori delle alpi | 369 |
d’armati che si perdeva lampeggiando nel polverìo dello stradon di Torino, — tutti immobili, e come stupefatti ancora d’un sogno prodigioso, come se dietro a quei venti battaglioni avesse girato rapidamente intorno a loro, dal colle di Cadibona al Picco dei due signori, sonando le glorie di tutti i suoi popoli con le campane di tutte le sue valli, la giogaia sublime che ci divide dal mondo.