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nito, come a capo della religion si conviene, tal copia di liberali grazie sopra quel meschino ei profuse, che i suoi ultimi giorni potè finire (or volge il terz’anno), abbastanza dei beni del corpo e largamente di quelli dello spirito saturato. Me moria è questa, di cui io rendo testimonianza di udito dalla stessa bocca dell’uomo beneficato, di cui io ripeterò, come dissi, le brevi parole, le quali dal giorno del beneficio fino a quello in cui la morte gli chiuse gli occhi, erano il motto consueto ch’ei proferiva: Pio VII è il padre dei miseri; è la vera immagine di Gesù Cristo. Tanto era il nostro sommo Pontefice maestro e norma di tutti gli uomini in castità, in mansuetune, in carità.

Sollevisi ora alquanto la mia orazione a riguardare il vicario di Cristo come quello, a cui i decreti della Providenza posero in mano le redini del principato.

Poichè a lui toccò di ascendere il trono di Roma, pensò alla conservazione di ciò che spettava a lui di diritto, come sano principio onde contenere i popoli saldi nella fedeltà e nella quiete. Il primo segno della prudenza del re si esprime colla scelta