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94- Simone Aliprandi - Apriti standard! www.standardaperti.it - www.aliprandi.org

punto di riferimento per eventuali interventi normativi futuri. Tale commissione, presieduta da uno dei massimi teorici italiani in materia di informatica libera, il Prof. Angelo Raffaele Meo del Politecnico di Torino, viene istituita con decreto ministeriale del 31 ottobre 2002 1 e dopo alcuni mesi di lavoro produce il documento “Indagine conoscitiva sul software a codice sorgente aperto nella pubblica amministrazione”2. Questo documento, divulgato nel maggio del 2003, rappresenta tutt’oggi una fondamentale pietra miliare grazie alla quale è fornita una prima panoramica completa e articolata sulla materia e sono messi a fuoco i principi fondamentali che poi ritroveremo in altri documenti postumi.

Riportiamo qui una sintesi delle principali proposte contenute nell’indagine, così come compare nel paragrafo 1.3 del documento stesso.

1) Le PA non devono penalizzare/vietare l’utilizzo di pacchetti open source: il criterio che deve valere al momento della selezione di una soluzione software è quello del value for money.
2) I software custom (e le personalizzazioni) devono essere di piena proprietà (non necessariamente esclusiva) della PA. I contratti di outsourcing devono includere opportune clausole di protezione.
3) È necessario sostenere e facilitare il riuso dei software custom di proprietà delle PA, e la disseminazione dei risultati e delle best practice tra tutte le PA del Paese.
4) Tutti i pacchetti proprietari acquisiti su licenza devono essere disponibili per ispezione e tracciabilità da parte della PA. Le PA devono essere tutelate nel caso un fornitore di pacchetti non sia più in grado di fornire supporto.
5) I sistemi informativi delle PA devono interagire attraverso interfacce standard che non siano vincolate ad un unico fornitore.
6) I documenti delle PA sono resi disponibili e memorizzati attraverso uno o più formati. Di questi almeno uno deve essere obbligatoriamente aperto, mentre gli altri, se presenti, possono essere scelti a discrezione della PA tra quelli aperti o proprietari.
7) Il trasferimento del software custom e delle licenze dei pacchetti tra PA deve essere libero da vincoli e favorito.
8) È opportuno definire linee guida, strumenti di pianificazione e servizi di supporto ai processi di procurement di prodotti software nelle PA. Ciò deve attuarsi attraverso la valorizzazione ed il potenziamento delle competenze e delle risorse presenti sul territorio.


  1. II testo integrale del decreto si trova all’indirizzo web www.cnipa.gov.it/site/_files/os_Decreto%20MIT%2031%20ottobre%202002_c.pdf.
  2. II testo integrale del documento si trova all’indirizzo web www.cnipa.gov.it/site/_files/indagine_commissione_os.pdf.