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82- Simone Aliprandi - Apriti standard! www.standardaperti.it - www.aliprandi.org


Nonostante tutta la mobilitazione antagonista, ECMA decide di presentare al comitato tecnico di ISO/IEC la richiesta di apertura di un procedimento di standardizzazione “fast track”, una particolare modalità che consente una più veloce risoluzione del processo. Dunque nel gennaio 2007 ISO risponde positivamente alla richiesta di fast track e inizia formalmente il processo di standardizzazione del nuovo DIS 29500.1

Ad una prima votazione, conclusasi nel settembre successivo, il DIS 29500 non raggiunge il numero di voti necessari per l’approvazione; tuttavia il processo non si arresta, ma entra in un’altra fase detta “ballot resolution” volta a cercare di emendare il documento di standard e a verificare nuovamente i consensi. Superata questa fase e apportate numerose modifiche allo standard, esso è giunto all’approvazione finale il 29 marzo 2008. Attualmente, dopo un ulteriore (e inefficace) ricorso da parte di Brasile, India, Venezuela e Sud Africa (paesi afferenti alla commissione di valutazione, contrari al giudizio positivo espresso durante il final ballot resolution meeting di Ginevra), il formato OOXML può essere considerato a tutti gli effetti uno standard internazionale, corrispondente alla denominazione completa “ISO/IEC 29500:2008, Information technology - Document description and processing languages - Office Open XML file formats”.

4.5. Le ultime prospettive

Ad oggi dunque abbiamo due standard internazionali che in sostanza sono preposti allo stesso scopo e possiedono caratteristiche tecniche e funzionali molto simili. Tale sovrapposizione sembra in effetti allontanare l’auspicabile esito di una convergenza tecnologica in materia di gestione dei documenti informatici.

Se accreditiamo la teoria per cui la standardizzazione sia la principale strada per ottenere una convergenza tecnologica largamente condivisa e conformata a criteri di interoperabilità, dovremo probabilmente attendere un terzo ulteriore standard nel quale le due tecnologie possano confluire. Prospettiva di certo non così facile da attuare se gli equilibri e i meccanismi di mercato, come li abbiamo qui brevemente illustrati, non dovessero cambiare ed evolversi virtuosamente.

Tra l’altro la situazione pare complicarsi invece che semplificarsi: è infatti del marzo 2010 la notizia secondo cui Microsoft nei primi due anni


    «Pensare che ciò possa essere una garanzia sufficiente per garantire un’implementazione senza problemi da parte di terzi dell’OOXML è davvero ingenuo»,www.piana.eu/q=it/commenti_ecma.

  1. L’acronimo DIS sta per Draft International Standard, ad indicare che si tratta ancora di una bozza provvisoria dello standard.