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Cerchiamo innanzitutto di circoscrivere al meglio il fenomeno partendo da una definizione enciclopedica; a tal fine ci può essere di grande aiuto quanto si trova scritto su Wikipedia e specificamente nella voce “Formato di file”:
«In informatica, un formato di file è la convenzione che viene usata per leggere, scrivere e interpretare i contenuti di un file. Poiché i file non sono altro che insiemi ordinati di byte, cioè semplici numeri, per poter associare al loro contenuto cose diverse si usano convenzioni che legano i bytes ad un significato.» 1 |
Dunque il formato di un file rappresenta la sua struttura informatica e definisce il modo con cui questo è memorizzato e mostrato all’utente. Come a dire che, se per il computer un file altro non è che un agglomerato di bit in formato binario, la differenza fra un formato e l’altro sta unicamente nella modalità con cui il software ordina ed interpreta questi bit, ovvero nella convenzione di volta in volta scelta per codificare e decodificare quelle informazioni. Dietro a queste operazioni di codifica e decodifica ci sono