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62- Simone Aliprandi - Apriti standard! www.standardaperti.it - www.aliprandi.org

documenti del W3C per lasciare spazio a XHTML e a tutte le sue successive definizioni.» 1


b) XML

«Acronimo di eXtensible Markup Language, si tratta di un linguaggio di markup configurabile e personalizzabile per la gestione delle informazioni. Il linguaggio XML discende dal SGML (Standard Generalized Markup Language), inventato da Charles Goldfarb, Ed Mosher e Ray Lorie per l’IBM negli anni Settanta e adottato come standard ISO 8879 nel 1986. [...] Nonostante la versatilità e la potenza del linguaggio SGML, questo rimaneva uno strumento utilizzato solo in ambiti ristretti. Il motivo era da ricercarsi soprattutto nell’estrema complessità del linguaggio e delle sue specifiche. Per questa ragione nel 1996 Jon Bosak, Tim Bray, C. M. Sperberg-McQueen, James Clark e molti altri iniziarono a lavorare su una versione leggera di SGML, che riuscisse a mantenere una potenza paragonabile al linguaggio originale eliminando al contempo elementi inutili e ridondanti. Il risultato, pubblicato nel febbraio 1998, fu il linguaggio XML 1.0.

L’idea di base di XML è quella di una struttura gerarchica delle informazioni, una sorta di database gerarchico, in contrasto ai database relazionali a cui siamo maggiormente abituati. Ogni documento XML è un albero, i cui rami sono gli elementi di primo livello, ulteriormente suddivisi in sottolivelli e così via, fino ad arrivare alla più piccola unità di informazione gestita dalla struttura (foglie dell’albero). [...] Lo scopo di XML è quello di strutturare le informazioni in modo da consentirne una rapida ricerca, consultazione e utilizzo (esattamente come avviene nei database), quindi andrà scelta con cura l’unità minima di informazione per bilanciare efficienza e prestazioni.» 2

Il linguaggio XML è stato formalizzato come standard da parte del W3C nel 1998 (nella versione 1.0) e il suo documento di specifica è disponibile al sito www.w3.org/XML. Attualmente l’importanza di XML va ben oltre la sua applicazione nella semplice costruzione di pagine web. 3 Nello spirito del

  1. Questo paragrafo è tratto dalla voce “HTML” in Mari A. e Romagnolo S. (a cura di), Revolution OS. Voci dal codice libero, Apogeo, Milano, 2003 (pp. 51-55) ed è rilasciato nei termini della Licenza per Documentazione libera GNU (GNU FDL) il cui testo integrale è disponibile al sito www.gnu.org/copyleft/fdl.html.
  2. Questo paragrafo è tratto dalla voce “XML” in Mari A. e Romagnolo S. (a cura di), Revolution OS. Voci dal codice libero, Apogeo, Milano, 2003 (pp. 137-138) ed è rilasciato nei termini della Licenza per Documentazione libera GNU (GNU FDL) il cui testo integrale è disponibile al sito www.gnu.org/copyleft/fdl.html.
  3. «Ben presto ci si accorse che XML non era solo limitato al contesto web, ma era qualcosa di più: uno strumento che permetteva di essere utilizzato nei più diversi contesti, dalla definizione della struttura di documenti, allo scambio delle informazioni tra sistemi diversi, dalla rappresentazione di immagini alla definizione di formati di dati.» http://it.wikipedia.org/wiki/XML.