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Simone Aliprandi - Apriti standard! | www.standardaperti.it - www.aliprandi.org | -37 |
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Si può facilmente notare che questo secondo schema non fa altro che dettagliare maggiormente quello precedente.
Nella maggior parte dei casi i lavori di redazione della bozza di norma tecnica vengono svolti all’interno di commissioni tecniche e gruppi di lavoro formati da «esperti che rappresentano le parti economiche e sociali interessate (produttori, fornitori, clienti, utilizzatori, distributori, centri di ricerca, consumatori, pubblica amministrazione...)».2 Dunque, l’organismo di normazione svolge più che altro una funzione di coordinamento dei lavori e di messa a disposizione della sua struttura organizzativa.
Infine, si tenga presente che sono sempre più frequenti i casi in cui gli enti di normazione internazionale si trovano a far propria una norma già formalizzata da altri enti di normazione: si parla in questo caso di una normazione di secondo grado. Ciò si verifica specialmente in campi di applicazione molto complessi (quali sono appunto quelli del mondo ICT) per i quali l’opera di standardizzazione richiede valutazioni tecniche lunghe e articolate e può essere meglio gestita da enti di normazione specializzati; in questo modo l’ente di normazione superiore potrà prendere in esame la norma ad uno stadio già avanzato per una semplice rielaborazione e ratifica.
Una volta formalizzati, gli standard si presentano sotto la forma di documenti testuali o ipertestuali contenenti tutte le informazioni necessarie a ricalcarne e riprodurne il modello: cioè le cosiddette specifiche dello standard. Dunque le aziende interessate a sviluppare un prodotto conforme allo standard devono poter avervi accesso nel dettaglio.